Forse sarà capitato anche a voi negli ultimi mesi di imbattervi, navigando in rete, in alcuni contenuti digitali sponsorizzati che pubblicizzavano nuove applicazioni di dating online. Ad un primo sguardo somigliano molto alle piattaforme studiate e concepite per far sì che gli iscritti possano incontrare nuove persone e, in qualche maniera, cercare l’amore o comunque una relazione erotica/sentimentale. Lo scopo di queste applicazioni, però, è un altro: la ricerca finalizzata al raggiungimento di un legame che negli ultimi tempo sembrava essere finito un po’ in secondo piano rispetto ad altre relazioni e cioè quello dell’amicizia. Incuriosita ho approfondito la ricerca rendendomi conto che, effettivamente, oggi esistono varie alternative online nate proprio per facilitare gli incontri reali, al di là dello schermo, tra persone con interessi comuni che cercano e desiderano stringere rapporti di amicizia. Non solo ma anche le app di incontri che la maggior parte di noi conosce – seppur magari solo per averle sentite nominare – hanno negli anni sviluppato o integrato la possibilità di utilizzarle solo per questo scopo, attraverso la scelta di semplici impostazioni. Tutto ciò sembrerebbe rispondere ad un bisogno e una necessità che si fa sempre più impellente; questa sensazione trova un ulteriore conferma dalla quantità di post sui social network sull’argomento: tantissimi utenti, infatti, nei loro “stati” personali chiedono ai propri follower consigli su come e dove fare nuove amicizie o come comportarsi quando le difficoltà di averne, in carne e ossa, sono così grandi da dover organizzare il proprio tempo libero ogni giorno in totale solitudine.
Questi imput portano a riflettere sull’importanza e il valore inestimabile dell’amicizia, anche in età adulta, nonostante spesso si tenda a sottovalutare questo aspetto nella nostra vita quotidiana. Siamo infatti portati a pensare, nella maggioranza dei casi, che l’amicizia sia qualcosa che si instaura soprattutto da bambini e da giovani e poi, crescendo, essa debba in qualche modo essere relegata tra le cose di minore importanza, tra i piaceri ai quali possiamo o vogliamo dedicarci solo nei ritagli di tempo disponibili. Dunque, qualcosa di subordinato ai doveri e che, se assente, non dovrebbe farci preoccupare più di tanto come se la perdita progressiva delle amicizie fosse un fatto connaturato al crescere e diventare adulti.
La riflessione sulla complessità della natura dell’amicizia e sul bisogno di averne per l’essere umano è, dunque, molto attuale ma le sue radici sono lontane e, come spesso accade, possiamo trovarne traccia fin dall’antichità. Infatti, anche alcuni dei filosofi più eminenti della Grecia antica, a partire da Socrate, Platone e Aristotele – il primo a tematizzare l’importanza dell’amicizia – la mettono al centro delle proprie riflessioni e continuano a parlarci avendole attribuito un ruolo di primaria importanza per la felicità e il benessere degli uomini. Un excursus sull’importanza dell’amicizia per filosofi e poeti si trova in un recente libro di Pietro Del Soldà, Sulle ali degli amici. Una filosofia dell’incontro pubblicato da Marsilio Editore nel 2022. Qui l’autore – filosofo, scrittore, conduttore radiofonico e docente – accompagna il lettore attraverso le pagine ad incontrare diversi filosofi e poeti per rintracciare il senso forse oggi un po’ sbiadito ma non perduto dell’amicizia come “strumento” di dialogo con l’altro e, attraverso esso, di crescita e miglioramento di noi stessi: «La parola amicizia, in fondo, evoca subito per giovani e vecchi un territorio sacro dell’esistenza, un sentimento a cui nessuno vorrebbe rinunciare» (Pietro Del Soldà, Sulle ali degli amici, 2022 edizione audio a cura di Storyside, cap. 1).
Il bisogno profondo di confrontarsi e passare del tempo di qualità con gli amici dunque non sembra affatto di poco conto per noi essere umani; anzi, il desiderio di avere dei rapporti di profonda amicizia pare, al contrario, travalicare le epoche. Questo desiderio di condivisione che sentiamo – ognuno a modo proprio – riemerge così anche in un momento storico globalizzato e iperconnesso come il nostro nel quale, almeno in apparenza, sembrerebbe che ognuno di noi possa bastare per sé, chiuso nella propria bolla di impegni e passioni riducendo spesso l’alterità, gli altri, a pubblico e a meri spettatori, forse in molti casi senza neanche rendercene pienamente conto. Sarebbe bene invece ricordare che i legami di amicizia sono estremamente necessari per noi essere umani perché ci arricchiscono in senso profondo e, al tempo stesso, ci mettono in contatto con noi stessi.
NOTE
[Photo credit Chang Duong via Unsplash]