Eccoti, ragazzo abbandonato. Ti vedo, sepolto nell’eremo della tua stanza, copertina sulle spalle e tisanino in mano, occhi rivolti al computer, mentre qualche mielosa canzone d’amore ti rimpalla nelle orecchie. Lei ti ha mollato e tutto sembra inutile.
Ti aggiri per le tue magioni in attesa di un segno dal Cielo, ma no, solo di una telefonata. Dannata tecnologia! Sai fare tutto, ma non sai far tornare una ex?
Vorresti dimenticare, ma non riesci. Non mentire, non fingere: ti conosco, ragazzo abbandonato. Per dirla con le parole di Antoine, dal romanzo Due della Némirovisky, ora stai pensando: “Vorrei essere vecchio e liberato dall’amore! Non ho altro desiderio al mondo!”.
Nell’orrore della tua disperazione, non sembra ci sia nulla da fare per alzarti il morale, ma sbagli: Kierkegaard – sempiterna Maria De Filippi degli intellettuali innamorati – ti viene in aiuto!
Ecco qui di seguito un elenco dettagliato di 7 consigli filosofico-esistenziali su come affrontare le delusioni d’amore: leggili tutti, ma focalizzati su uno e, tempo un’eternità, il tuo dolore scomparirà! Abbi fede, non sto scherzando!
- Chiodo scaccia chiodo. “E in Ispagna son già 1003” canta Leporello, servo di Don Giovanni, nell’omonima opera. E tu? Vuoi restare indietro? A quante donne sei arrivato? Due, tre? Poche! C’è parecchio lavoro da fare!
- Studia. Come fece Faust a conquistare Margherita? Con la cultura. Non c’è nulla che attiri di più una donna, che sia la ex che torna o una nuova che si fa avanti – entrambe le ipotesi non sono poi tanto male – dell’aria da bel professore tenebroso.
- Viaggia. Via via, non fermarti mai. Come ha fatto l’Ebreo errante, che è passato nel posto sbagliato al momento sbagliato, se l’è vista brutta e ha iniziato a viaggiare per scappare dal mondo. Non ti dimenticherai la ex, ma almeno non la vedi!
- Chiedi ai tuoi genitori di combinarti un matrimonio. Guarda che le tradizioni ottocentesche non sono affatto da buttar via, anzi, in un periodo di pressapochismo culturale come il nostro sarebbero da recuperare. Pensaci bene. Il giudice Wilhelm si è sposato con la donna indicata da suo padre, e ha vissuto una vita tranquilla: ha trovato un lavoro, ha fatto figli. Credi che abbia avuto tempo di pensare alla ex?
- Comportati da infame. Ti ha mollato lei, e tu sei indubitabilmente la vittima? Allora fai come fece Kierkegaard quella volta con Regine (certo, in quel caso era lui a lasciare lei senza motivo, ma una buona idea resta sempre una buona idea). Stampa tutti i messaggi e le mail che ti ha mandato, prendi le lettere che ti ha scritto, profuma i fogli con il dopobarba che ti ha regalato, indi usali per incartare i regali che ti ha fatto (assieme ai frammenti della bottiglia del dopobarba, che avrai provveduto a rompere – magari non sul pavimento) e spedisci tutto per corriere. Vuoi scommettere che starai meglio?
- Inizia a pregare che lei torni. Questa è autoesplicativa.
- Sappi che se è vero amore, continuerai in eterno ad amarla. E non ci saranno tecniche, né possibilità per smettere. La amerai, perché sarà tuo dovere farlo, e nel dovere si fonderà la necessità della tua passione. Passeranno molte altre persone davanti ai tuoi occhi, migliaia di volti, di storie, ma ovunque cercherai la faccia di lei, e non potrai farne a meno. Nel tuo dovere di amarla sarà fondata l’eternità del tuo stesso essere al mondo. Ma non sarai mai disperato, perché chi ama non dispera. E chissà che, come Abramo con Isacco, anche tu, avendo fede nell’amore, nel Vero Amore – quello che fonda tutti gli altri, quello che non tramonta mai – già domani, già oggi, già subito, non la riabbia indietro, in virtù dell’assurdo. Abbi fede, esalta nell’amore, salta nell’eternità. E, mal che vada, avrai amato l’Amore, avrai amato davvero.
David Casagrande