Alcuni di noi stanno per partire per le vacanze e in questi giorni si è avviato un gran bel dibattito nelle nostre chat per suggerirci a vicenda dei libri da mettere in valigia. Convinti che anche voi state affrontando o affronterete gli stessi dilemmi, abbiamo pensato di condividere con voi alcune selezioni di lettura su cui siamo stati tutti d’accordo. I criteri fondamentali sono stati questi: riflessione, brevità, godibilità.
Ogni membro della Redazione ha scelto due titoli a sua opinione fondamentali, selezionati accuratamente in base alle proprie inclinazioni e i propri interessi. Ottimi per essere letti o riletti, scoperti o finalmente scelti, dopo averli puntati da diverso tempo, per il vostro tempo libero, ecco a voi i libri con cui trascorrere le vostre vacanze!
SARA
Sara sta affrontando un dottorato di ricerca in etica clinica, infatti la sua specialità sono le tematiche legate alla bioetica. Per questo vi consiglia L’intruso del filosofo francese Jean-Luc Nancy: si tratta di un testo autobiografico sull’esperienza di trapianto di cuore che l’ha indotto ad una riflessione identitaria che ha molto da raccontare anche sul nostro rapporto con l’alterità. In alternativa, da inguaribile romantica, Sara vi consiglia il Simposio di Platone: un testo famosissimo anche perché accessibilissimo che condensa attraverso la forma incalzante del dialogo le prime riflessioni filosofiche occidentali sul tema più grande di tutti. Se ve l’hanno consigliato già in tanti e non l’avete letto, forse è l’ora di farlo!
ALESSANDRO
La riflessione sull’esistenza e la ricerca di senso sono due tra i temi più cari ad Alessandro, che non a caso lavora anche come counsellor. Proprio grazie al suo lavoro sa bene come la felicità e la sua ricerca costituiscano una vera e propria costante per l’essere umano. A tutti coloro che si ritrovano in questa affermazione, lui consiglia L’arte di essere felici esposta in 50 massime di Schopenhauer perché proprio l’elaborazione di questi pensieri ha aiutato il filosofo a superare alcuni momenti difficili della propria vita. Una chiave importante per la felicità tuttavia è conoscere sé stessi: in questo trova essere illuminante un breve scritto del filosofo austriaco Martin Buber dal titolo Il cammino dell’uomo. Si tratta di un libro che parla direttamente al cuore del lettore e lo esorta a tornare in sé stesso perché questo è il vero inizio del cammino umano.
ANNA
Per questa selezione Anna ha cercato tra i suoi autori preferiti risalendo fino agli anni del corso di laurea in Letteratura contemporanea e ha scelto uno dei testi più intimi e intensi di Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato. La forza di questa raccolta di lettere sta anche nella definizione generica della protagonista, che permette a chiunque legge (se donna) di ritrovarsi nelle sue parole; esso ha origine dalla vicenda personale della scrittrice ed è una riflessione non solo sulla maternità e sull’essere donna ma anche sul concetto di identità. Sull’identità/alterità e sulla vita vissuta come su un palcoscenico vi propone invece Nebbia dello spagnolo Miguel de Unamuno, per molti un degno anticipatore di Pirandello.
MASSIMILIANO
Anche Massimiliano come Sara suggerisce qualcosa dal sapore antico, qualcosa che ci riporta nelle profondità, alle origini della nostra cosiddetta cultura occidentale. L’angolazione da lui privilegiata è quella di Nietzsche, che nel corso dell’Ottocento grazie alla sua opera La nascita della tragedia ci introduce con chiarezza e in modo magistrale nell’universo tragico greco, del quale oggi dovremmo riscoprire alcuni elementi. Molto più dura per lui è stata la scelta tra gli scritti del suo autore preferito, Dostoevskij. Il consiglio è questo: prima di tentare la scalata a mattoni come I fratelli Karamazov o I demoni, lasciatevi sedurre da Memorie dal sottosuolo. Si tratta di un viaggio introspettivo tra i migliori mai scritti che (lo promette) cambierà completamente nel lettore il suo approccio nei confronti di sé stesso e delle proprie riflessioni. Sembra convincente, non trovate?
FEDERICA
Federica non ha dubbi: la lettura migliore sotto l’ombrellone sono i Pensieri di Blaise Pascal, il quale con la sua scrittura intuitiva e veloce ma allo stesso tempo profonda confeziona un testo aperto a molteplici riflessioni sui grandi temi dell’esistenza, come la felicità, il tempo, la giustizia. Ugualmente scorrevole e denso di riflessione è Il viandante della filosofia, scritto da Umberto Galimberti con Marco Alloni, lettura ideale per approcciarsi all’opera di Galimberti ma anche alla filosofia stessa, intesa qui come disciplina che può aiutare ad analizzare meglio la contemporaneità e dunque a comprenderla. Del resto Galimberti resta giustamente nel cuore di tutti coloro che si sono laureati in filosofia a Ca’ Foscari.
ELENA
Una persona come lei che, oltre alla filosofia, ama il trekking e la montagna non può non consigliare Camminare di Henry David Thoreau, un libro che diventa un inno alla libertà dell’uomo che vede nel camminare un moto di elevazione spirituale, un itinerario interiore verso la purezza infinita e divina. Camminare è un modo per recuperare la dimensione della natura, un rimedio all’incontrastato progresso tecnico e industriale già nell’epoca in cui è stato scritto e valido forse ancora di più nel mondo odierno. Le montagne e il paesaggio ritornano anche in Barnabo delle montagne del grande Dino Buzzati, sua prima opera che apre ai suoi grandi temi, come quello dell’attesa e del tempo in sospensione. Il rapporto tra paesaggio e singolo diventano metafora della relazione anima-natura che si ritrovano proprio nel personaggio della guardia forestale Barnabo. L’ideale lettura ad alta quota!
GIORGIA
Venendo da studi legati all’arte, l’architettura e il design, Giorgia si è avvicinata alla filosofia attraverso l’estetica e niente, dal suo punto di vista, può equiparare la delicatezza e completezza di quella giapponese. A chi volesse aprire una porticina in quel mondo consiglia uno dei must, The book of tea (tradotto in vari modi) di Kakuzo Okakura. In meno di cento pagine il lettore potrà cominciare a capire che cosa sia lo zen di cui tutti parlano attraverso il rituale del tè ma non solo. La filosofia tuttavia serve anche a far luce sulle grandi problematiche della modernità, per questo consiglia Lettera aperta agli animali del filosofo francese contemporaneo Fréderic Lenoir: libro per “coloro che li amano” (come suggerisce il sottotitolo) ma soprattutto per coloro che si stanno ancora chiedendo se quella vegana e vegetariana possa essere davvero soltanto una moda.
GIACOMO
Le neuroscienze sono la specialità di Giacomo: danno quel tocco di praticità che può dare un aiuto concreto alla riflessione e soprattutto all’azione che ne consegue. Ecco allora che vi consiglia Il piccolo principe si mette la cravatta di Borja Vilaseca: una favola di come la promozione dello sviluppo personale e dell’intelligenza emotiva delle persone possono essere strumenti reali per migliorare la vita all’interno dell’ambito lavorativo. Restringendo invece il campo alla dualità tra tu ed io, un libro assolutamente consigliato è quello scritto da Giacomo Rizzolatti e Corrado Sinigaglia, il migliore per comprendere i neuroni specchio: So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio. Libro alla portata di tutti che ci illumina sul modo in cui riusciamo a comprendere le azioni altrui, dando anche spiegazione ai nostri comportamenti sociali e individuali.
ALESSANDRO
Anche grazie ai suoi studi in Storia e Antropologia, Alessandro è un acuto osservatore della realtà e dei fatti di attualità che ci coinvolgono giornalmente. Anche per questo consiglia a chi non l’ha ancora letto un grande classico, La fattoria degli animali di George Orwell: con disarmante semplicità infatti lo scrittore britannico scrive un testo dalle innumerevoli chiavi di lettura con cui accedere a grandi temi della nostra attualissima realtà, tra cui per esempio la manipolazione delle parole, dei concetti, delle frasi. In alternativa, per tutti coloro che sono alla ricerca di un percorso nel proprio profondo, un testo molto accessibile ma denso di significato è Il profeta di Khalil Gibran, poeta libanese naturalizzato statunitense. Ricorda vagamente uno Zarathustra nietzschiano, ambientato in un contesto orientaleggiante e misterioso, e porta dritto all’interno di un viaggio interiore.
LUCA
La scelta di Luca ricade su un libro che racconta la realtà nuda e cruda, piena di paradossi, oscenità, eventi inspiegabili ma ordinari. Con una realtà del genere non c’è bisogno di fantasticare e sforzare l’immaginazione! Così ci viene raccontata da Franz Kafka nella sua opera Il processo: capolavoro dell’assurdo raccontato dal punto di vista del suo protagonista, K. Concludiamo infine le nostre selezioni estive con un magnifico libro sui libri, scritto da un autore noto soprattutto come romanziere ma in realtà grande saggista. Il titolo è La memoria vegetale e l’autore è Umberto Eco. Un libro dallo stile coinvolgente e ironico, un viaggio nella storia della carta stampata sia per chi ne è già appassionato ma anche per chi legge occasionalmente.