Dalle profonde radici che legano la Città di Pieve di Soligo alla poesia, al suo paesaggio e alla figura di Andrea Zanzotto, nasce Poster, un festival di parola, poesia e paesaggio: un’esperienza culturale, un manifesto che tenta di tracciare una geografia del nostro sentire, che risponda al desiderio di raccontare, valorizzare, interrogare il territorio delle Terre Alte della Marca Trevigiana e le sue persone e permetta di vivere esperienze che provano a rispondere ad una domanda forte: a che punto siamo?
Poster è uno spazio in cui accadranno molte cose, a partire da questo interrogativo fondamentale, a partite dal nostro sentire, individuale e collettivo, dentro un paesaggio da riconoscere e abitare.
Latitudini | passeggiate e conversazioni sul paesaggio
Il paesaggio non esiste.
Esistono i paesaggi, perché sono concetti mutevoli, diversi nella testa di ognuno, sulla base delle esperienze, del lavoro che facciamo, di come ci muoviamo e delle storie che abbiamo sentito o raccontato. Attraversiamo gli stessi luoghi con i nostri simili pensando e sperando cose diverse, nella convinzione che il nostro punto di vista sia giusto e universale.
Poster Festival avrà il suo culmine a luglio, ma nei mesi precedenti e in quelli successivi diventa uno spazio in cui le persone possono condividere le diverse idee sul paesaggio, abitarlo, farne esperienza, ed esprimere il proprio sentire sul presente e sui tempi che verranno.
Nove appuntamenti da novembre 2023 a marzo 2024 per capire a che punto siamo: come si stanno tessendo i fili della geografia dei nostri luoghi tra politica, progetti e abitanti? Quali sono le domande del nostro territorio? Cosa vogliono essere e diventare i nostri luoghi? Quale senso stiamo dando al nostro stare? Come far dialogare i molteplici presenti che viviamo?
Alterneremo passeggiate e conversazioni, di volta in volta accompagnati da ospitə diversə: saranno riti di comunità, occasioni di incontro e scambio tra persone. Non ci saranno gerarchie, ma una profonda curiosità e apertura, affinché insieme si possano immaginare i domani possibili.