È tristemente noto l’aneddoto riguardante Talete che, mentre camminava guardando le stelle, cadde in una fossa e fu deriso da una servetta. Noi de La chiave di Sophia abbiamo deciso di correre lo stesso il rischio di osservare il firmamento per scorgervi il futuro e poter così dare ai nostri lettori alcuni consigli utili, e rigorosamente filosofici. Se credete che il nostro oroscopo di inizio anno ci abbia azzeccato, lasciatevi conquistare dalla nostra proposta estiva! E speriamo che anche questi consigli possano aiutarvi a passare un’estate serena.
ARIETE (21 marzo – 20 aprile): «Ciò che nell’uomo è immagine di Dio non è il fatto che egli sia una persona; ma qualcosa che è connesso con questo: è la facoltà di rinunciare a essere persona» scriveva Simone Weil. Nella de-creazione, ossia nella capacità di rinunciare alla centralità illusoria dell’ego, la filosofa francese vedeva la scelta etica più profonda che si possa effettuare, poiché in tal modo il mondo non è più valutato in base al piacere che dà all’Io, bensì vissuto in modo diretto e autentico, lasciando uno spazio per far emergere e ascoltare l’Altro. Voi Arieti dovreste imparare a “de-crearvi” ogni tanto: focalizzarvi su voi stessi spesso vi ha aiutato a raggiungere i vostri obiettivi ma non dimenticavi come si guarda con stupore ciò che vi circonda.
TORO (21 aprile – 20 maggio): «Né l’occhio, né l’immaginazione su questi massi informi trovano un punto su cui quello possa sostare con piacere o quella possa trovare un’occupazione o uno spunto per il suo libero gioco. Solo il mineralogista trova materia per rischiare avventate congetture circa le rivoluzioni di queste montagne. La ragione nel pensiero della durata di queste montagne, o nel tipo di sublimità che si ascrive loro, non trova nulla che le si imponga e strappi stupore e meraviglia. La vista di questi massi eternamente morti a me non ha offerto altro che la monotona rappresentazione, alla lunga noiosa, del: è così». Queste sono le considerazioni di Hegel dopo un viaggio tra le Alpi vicino a Berna. Per il filosofo tedesco insomma le istituzioni umane con le loro trasformazioni sono molto più affascinanti della monotona necessità naturale. Se siete d’accordo con queste righe, beh vi ho appena offerto una perfetta scusa intellettuale per risparmiarvi quest‘estate una passeggiata ad alta quota. Se invece leggendo queste righe vi siete indignati, vi invito a scrivere una vostra pagina di diario in cui contraddite Hegel; del resto anche i grandi filosofi ogni tanto sbagliano, no?
GEMELLI (21 maggio – 20 giugno): «Io amo sperdermi per lunghi tratti come in mare e nei boschi gli animali, rannicchiarmi in beate fantasie, poi attirarmi a casa da lontano, e sedurre me stesso – a ritrovarmi». In queste righe Nietzsche elogia la buona solitudine, la libera, coraggiosa, lieve solitudine, uno dei suoi temi di riflessione più frequente. Per il filosofo tedesco la solitudine non era solo una fuga da un mondo che non lo apprezzava né capiva ma anche un modo per rafforzarsi e ritrovarsi, un luogo sicuro dove essere libero e pienamente sé stesso. Imparare a sedurvi, senza però cadere in un nichilismo narcisistico, è la non facile missione che vi assegno, gemelli.
CANCRO (21 giugno – 22 luglio): Prima di paragonare non molto cavallerescamente il concetto di Assoluto di Schelling alla notte nera in cui tutte le vacche sono nere, Hegel non era stato solo amico di Schelling, ma suo coinquilino! I due avevano vissuto insieme nel collegio del seminario teologico di Tubinga. Sotto lo stesso tetto insieme a loro dormiva niente di meno che Hölderlin, che sarebbe diventato uno dei più grandi poeti della storia tedesca, nonché riferimento centrale per il concetto di pensiero poetante di Heidegger. Riesci ad immaginare te e i tuoi coinquilini universitari tra vent’anni diventare le menti più geniali della vostra generazione e plasmare la storia del pensiero occidentale? Forse voi cancri fate bene a non eccedere con manie di grandezza ma attenzione a farvi troppo scudo della vostra umiltà: senza pensare in grande è difficile raggiungere risultati importanti.
LEONE (23 luglio – 23 agosto): Nel 1980 Foucault concesse a Le Monde un’intervista, pubblicata anonima, in cui discuteva del ruolo degli intellettuali nella società moderna. La provocatoria proposta avanzata dal filosofo francese era di far uscire per un anno tutti i libri senza il nome dell’autore, per costringere pubblico e critica a leggere davvero e senza pregiudizi le opere. Giudicare un libro dalla copertina (o dall’autore) – e in senso più ampio guardare la realtà attraverso i propri pregiudizi invece di considerarla davvero – sono difetti che abbiamo tutti, ma le convinzioni di voi leoni sono spesso più ferree del normale. Vi invito invece ad abbandonare alcune delle vostre categorie interpretative e di prendervi il tempo di leggere davvero e con pazienza il libro della realtà. Farete sicuramente delle scoperte spiazzanti ma sono certo che ne uscirete arricchiti.
VERGINE (24 agosto – 22 settembre): Ernst Bloch rimproverava a Freud di aver descritto l’inconscio solo in termini di “non-più-conscio”, di ciò che è stato rimosso o dimenticato. Il filosofo tedesco suggerisce invece di concentrarsi sul “non-ancora-conscio”, ciò che giace nella nostra coscienza come possibilità non ancora esplorata, come talento non ancora portato alla luce e tradotto in realtà. Voi vergini siete dei maestri nell’esercizio di scandagliare il rimosso per spiegare i vostri atteggiamenti ma questo può condurvi a chiudervi in voi stessi, rimuginare in eterno e bloccare così qualsiasi sviluppo. Seguite il suggerimento di Bloch e ascoltate questa “voce del diverso, del migliore, del più bello” che parla dentro di voi di possibilità inattuate che vi aspettano.
BILANCIA (23 settembre – 22 ottobre): Hannah Arendt, filosofa del segno della bilancia, ebbe una relazione d’amore tormentata con il suo insegnante Martin Heidegger, all’epoca già sposato. Un rapporto che si interruppe anche perché Arendt, in quanto ebrea, fu costretta a scappare dalla Germania, mentre Heidegger aderì al nazismo. Malgrado tutto la filosofa alla pubblicazione di Vita Activa, uno dei suoi libri più importanti, scrisse ad Heidegger: «Noterai che il libro non reca nessuna dedica. Se le cose tra noi fossero andate per il verso giusto – intendo dire tra e non per me o per te – ti avrei chiesto di potertelo dedicare, ha cominciato a prendere forma fin dai primi tempi di Friburgo, e ti è debitore sotto ogni aspetto, di quasi tutto». Care bilance, imparate da Arendt a riconoscere i vostri debiti intellettuali ed emotivi, anche nei confronti di una persona che ormai vi è lontana e ha smesso di essere un modello.
SCORPIONE (23 ottobre – 22 novembre): «La chiacchiera è la possibilità di comprendere tutto senza alcuna appropriazione preliminare della cosa da comprendere. La chiacchiera garantisce già in partenza dal pericolo di fallire in questa appropriazione. La chiacchiera, che è alla portata di tutti, non solo esime dal compito di una comprensione genuina, ma diffonde una comprensione indifferente, per la quale non esiste più nulla di inaccessibile». Questa è la dura condanna che Martin Heidegger rivolse alla chiacchiera, forma dell’esistenza inautentica. Abbandonarsi a questo modo di discutere superficiale è una tentazione spesso irresistibile ma, miei cari scorpioni, ricercate una conversazione più attenta, precisa e fondata: potrete certamente imparare molto di più dal vostro interlocutore e da voi stessi.
SAGITTARIO (23 novembre – 21 dicembre): Jacques Derrida era solito raccontare sempre la stessa barzelletta ad amici e colleghi: alcuni animali si recano in campagna per fare un picnic, ma una volta trovato un bel prato ombroso si rendono conto di aver dimenticato il pane. L’unica ad offrirsi di tornare indietro a prenderlo è la tartaruga, che chiede però il favore di aspettarla prima di iniziare a mangiare. Dopo circa mezz’ora di attesa gli animali sono affamati e così il gatto propone di iniziare ad assaggiare qualche stuzzichino. Tuttavia, appena tira fuori il barattolo delle olive, da un albero poco lontano dalla radura si sente alzarsi la voce della tartaruga: “Guardate che se iniziate a mangiare senza di me io torno indietro eh!”. Il contenuto filosofico della barzelletta? Derrida non ce l’ha lasciato scritto, toccherà a voi sagittari trovarlo. O decidere di non interpretarla e ridere senza sentire l’esigenza di intellettualizzare ogni cosa.
CAPRICORNO (22 dicembre – 20 gennaio): Jacques Lacan avvertiva che nell’epoca del consumismo la struttura del Super Io è cambiata rispetto a quella descritta da Freud. Il Super Io non è cioè più un’istanza censoria severa che ci proibisce determinati piaceri; al contrario si configura come una forza che ci spinge al godimento continuo ed eccessivo, alla Juissance. Resistere a questa forza psicologica e sociale che ci obbliga a divertirci di continuo è più che legittimo; di conseguenza se quest’estate ogni tanto non avrete voglia di andare a ballare e ubriacarvi e preferirete al contrario trascorrere qualche momento solitario in tranquillità allontanate il senso di colpa socialmente imposto. Pensate invece che questo non solo è un vostro sacrosanto diritto ma un atto di resistenza.
ACQUARIO (21 gennaio – 19 febbraio): Tertulliano è passato alla storia della filosofia per la citazione Credo quia absurdum (credo perché è assurdo). Probabilmente non pronunciò mai davvero questa frase, che però condensa efficacemente il suo pensiero, espresso anche nella citazione Et sepultus resurrexit; certum est, quia impossibile (una volta sepolto risorse; è certo, perché è impossibile). Miei cari acquari, non voglio avventurarmi a indagare il mistero della fede ma invitarvi a considerare il paradosso non soltanto di credere a qualcosa che va oltre alla logica, ma di crederci perché è assurdo. Si tratta in fondo dello stesso aspetto paradossale sottolineato da Kierkegaard quando parla di fede come “salto” e “scandalo”. Prescindendo dall’aspetto puramente religioso, invito voi acquari ad assecondare la vostra curiosità ed essere pronti nei prossimi tempi a saltare oltre la logica.
PESCI (20 febbraio – 20 marzo): Il filosofo tedesco Günther Stern era solito scrivere articoli per un giornale berlinese, finché il suo editore non lo convocò e un po’ imbarazzato gli chiese di scegliersi un cognome diverso, poiché Stern suonava “troppo ebreo”, fatto ormai inaccettabile nella Germania nazista. L’autore scelse quindi provocatoriamente lo pseudonimo Anders (“diverso” in tedesco), e con questo è passato alla storia. Miei cari pesci, seguite l’esempio del filosofo tedesco, esibite la vostra diversità, non nascondetela ma al contrario portatela in alto come una bandiera di cui andare fieri.
Lorenzo Gineprini