Uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro della toffoletta fatta in casa. Tutte le potenze della pasticceria industriale, Nestlè, Haribo, Mars, il papa, cupcake radical chic e hipster cakepop, si alleano in una santa e spietata caccia contro questo spettro. Come abbattere dal basso lo strapotere della fabbrica dolciaria di massa? Due sono le nostre certezze:
1) La pasticceria comunista è ormai riconosciuta e temuta come forza da tutte le potenze dolciarie;
2) È ormai tempo che i pasticceri comunisti (compresi quelli trotzkisti) rendano noto a tutto il mondo il loro punto di vista e che, allo spauracchio favolistico dello spettro della toffoletta fatta in casa, contrappongano un manifesto di partito.
La storia della pasticceria è segnata dalla lotta di glasse: da una parte il servo dell’industria, dall’altra il libero creatore del proprio piacere; da una parte il fomentatore della produzione di massa di dolci chimici e perfetti, dall’altra il produttore autonomo di imperfetti dolci genuini.
Per troppo tempo questi ultimi sono rimasti nell’ombra. Ma l’emblema dell’industria dolciaria, il marshmallow, sarà il cavallo di Troia della loro rivoluzione.
L’industria ha generato ciò che la seppellirà.
Il suo tramonto e la vittoria della pasticceria comunista sono parimenti inevitabili.
In sostituzione ai marshmallows gommosi e insapori della tradizione cinematografica imperialista statunitense subentra il Marx-mallow, simbolo ultimo di una cucina umana e locale, in cui il libero sviluppo del pasticcere è la condizione per il libero sviluppo di tutti.
La toffoletta si può fare in casa: riappropriamoci della toffoletta!
Nel tepore delle nostre cucine siamo i padroni unici dei mezzi di produzione. Non siamo alienati dal frutto del nostro lavoro: il Marx-mallow è qui, di fronte a noi, prodotto concreto della nostra fatica.
Finora vi siete limitati ad assaggiare il mondo, ora è tempo di cambiarlo.
È venuta l’ora di abbattere l’epica da scout yankee, in cui giovani borghesi attorno al falò cuociono marshmallow plastificati sui loro bastoni ricurvi. Il Marx-mallow ha la dignità del dolce fatto in casa e mai si piegherà alle logiche del turbocapitalismo globale.
Il Marx-mallow non si lascerà bruciare sul fuoco, ma conquisterà la posizione che gli spetta: si farà gustare da solo e, non pago, renderà migliori i vostri dolci al cucchiaio guidandoli verso la vittoria finale.
Tremino le glasse dominanti, innanzi a una rivoluzione pasticcera.
I pasticceri comunisti non hanno nulla da perdere, se non un dito, ustionato dallo sciroppo di zucchero.
E hanno da guadagnarci tutto un mondo.
Pasticceri di tutti i paesi, unitevi!
MARX-MALLOWS AL LAMPONE E ZENZERO
Persone: l’intera classe proletaria
Tempo di preparazione: 30 minuti di tempo vostro e solo vostro (non del padrone!) più una notte di riposo
INGREDIENTI
200 gr zucchero semolato
100 gr polpa di lampone non filtrata
170 gr miele (o zucchero invertito)
20 gr colla di pesce (agar agar: 30 gr)
20 gr zenzero fresco grattugiato
q.b. zucchero a velo
q.b. amido
PREPARAZIONE
Portate a 108° C in un pentolino 50 gr di polpa di lampone con lo zucchero e 70 gr di miele. Nella planetaria proletaria mettete nel frattempo il resto della polpa e del miele insieme con lo zenzero grattugiato. Iniziate a montare il composto con la frusta, versando a filo lo sciroppo bollente.
Montate alla massima velocità finché non raggiunga i 35° C e diventi spumoso e di un bel rosa comunista.
Versate il marx-mallow in una teglia bassa, precedentemente rivestita di pellicola e unta con olio di semi o spray staccante. Lasciate riposare una notte a T° ambiente, anche se la rivoluzione non dorme mai.
Rovesciate quindi il composto su un tagliere, tagliate nelle forme che più preferite e ricoprite i marx-mallows su ogni lato con zucchero a velo e amido nella stessa quantità.
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Woodstock, grande esperto di toffolette
Aristortele
Maddalena Borsato è pasticciera disordinata e ricercatrice in Estetica del cibo. Jacopo Giacomoni è drammaturgo e performer dall’eccellente metabolismo. Insieme fanno filosofia col cucchiaino e creano ricette di pasticceria pensata. Lo scopo è farvi diventare i Socrate del Simposio, i Gorgia dell’agone culinario, i Sant’Agostino della Saint Honoré, i Marx della Lotta di glasse, gli Heidegger del Da-ssert, i Nietzsche del Superuovo, gli Hegel del bignè assoluto.
[immagini concesse da Aristertele]