Si chiama: “Un filosofo al cinema” e da alcuni anni a questa parte è una delle iniziative più riuscite in Veneto. Vi spieghiamo meglio come funziona la rassegna che fa incontrare due grandi ambiti della cultura.
Guardare al cinema non più come una semplice forma di intrattenimento simbolo di un prodotto industriale ad alto coefficiente artistico ed economico, bensì come forma di pensiero in grado di influenzare le nostre vite e la nostra quotidianità. Questo il tema cardine su cui è stata incentrata la nuova edizione di “Un filosofo al cinema”, il ciclo di incontri e proiezioni patrocinato dall’Università degli studi di Padova, dalla Fondazione centro studi di Gallarate e dall’ufficio pastorale della comunicazione della diocesi patavina. Un’iniziativa che prosegue ormai da diversi anni riscuotendo sempre un vasto successo di pubblico con numerosi consensi. A mediare il dibattito tra pubblico e opera filmica, è Umberto Curi, professore ordinario di Storia della Filosofia e Direttore del Centro Interdipartimentale di ricerca in Storia e Filosofia delle Scienze dell’Università di Padova. Fra il 1994 e il 2008 è stato Preside del corso di laurea in Filosofia della stessa Università. Visiting Professor presso le Università di Los Angeles e di Boston, ha tenuto lezioni e conferenze presso varie ed importanti Università mondiali ed europee. Ha scritto numerose pubblicazioni dedicate alla filosofia, all’analisi del sistema politico italiano e ai rapporti fra cinema e filosofia. Alla sua preziosa riflessione si sono uniti, ad ogni incontro, alcuni tra i più importanti filosofi a livello nazionale, docenti di ruolo negli atenei più prestigiosi. Il ciclo di proiezioni è stato diviso in quattro macro temi che avevano come filo conduttore le varie e possibili declinazioni della felicità, messa in rapporto con la società, con la psiche, la religione ed infine la scienza. Ad ogni tema è stato abbinata una serie di pellicole uscite nelle ultime stagioni cinematografiche e considerate di notevole interesse culturale per la manifestazione. I titoli erano: “Locke”, “Un giorno devi andare” e “Fuori dal mondo”. A chiudere la rassegna, nella serata conclusiva di Lunedì 24 Novembre, sarà l’apprezzatissimo “Her” di Spike Jonze. Favola a tinte pastello di un amore impossibile tra un timido impiegato e un’intelligenza artificiale. A fine proiezione seguirà una conferenza sul tema, tenuta da Telmo Pievani ed Ilaria Capua, entrambi collaborati dell’ateneo patavino. Si parlerà di come la scienza e soprattutto la tecnologia abbiano cambiato radicalmente il modo di vivere le nostre esistenze, stravolgendo i rapporti con le persone che ci circondano. Prima del film inoltre, ci sarà una video introduzione di contestualizzazione dell’opera e del regista, curata da Arianna Prevedello, responsabile progetti Uficio Pastorale della Comunicazione della Diocesi di Padova e da Guido Bertagna, padre gesuita esperto di cinema. Una serata di estrema attualità ed importante riflessione quella che si terrà al multisala MPX, nel cuore della città.