Probabilmente non ce ne rendiamo conto, ma tutta la nostra esistenza è caratterizzata da una serie infinita di scelte: siamo costantemente chiamati a scegliere e tutto ciò che facciamo ogni giorno della nostra vita è frutto di una scelta. Anche quando non facciamo niente, in realtà abbiamo scelto consapevolmente di non scegliere, ma abbiamo scelto comunque. È chiaro dunque che
Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere.
Jean-Paul Sartre,
Ci sono delle scelte che possiamo definire automatiche perché insite nei nostri meccanismi di apprendimento, per le quali emettiamo comportamenti in automatico senza renderci conto di aver fatto una scelta. Altre volte invece ci troviamo a dover affrontare situazioni per le quali la scelta risulta necessaria, innescando così processi di riflessione e valutazione.
La scelta è un atto volontario, razionale o impulsivo, che avviene nel momento in cui si presentano più alternative possibili delle quali assumendone una, e talora più di una, si può tradurre il giudizio in una successiva e conseguente azione.
Indubbiamente gli artefici delle nostre scelte siamo noi, ma a volte gli eventi delle vita ci costringono a prendere delle decisioni e fare delle scelte che non sono propriamente quello che vorremmo, altre volte ancora la stessa libertà di scelta viene negata.
Ciò che implica una scelta porta di conseguenza ad un cambiamento, e tutto ciò che porta ad un cambiamento attiva una serie di meccanismi e comportamenti nuovi. Se in alcuni casi il cambiamento genera situazioni di miglioramento, di grandi aspettative, induce a formulare nuovi progetti e suscita emozioni positive; nei casi invece in cui ciò che accade non è quello che desideriamo il cambiamento genera situazioni in cui dobbiamo rivedere i nostri schemi interpretativi o addirittura mettere in discussione noi stessi e il nostro stile di vita, suscitando così stati d’ansia e forte stress.
Molte volte abbiamo paura di scegliere, di prendere delle decisioni poiché ci troviamo sempre di fronte all’alternativa di una “possibilità che sí” e di una “possibilità che no” senza possedere alcun criterio di scelta; e brancolando nel buio, ci ritroviamo in una posizione instabile, nella permanente indecisione, senza riuscire ad orientare la propria vita, intenzionalmente, in un senso o nell’altro.
Spesso dietro alla situazioni di indecisione si cela la “paura al cambiamento”, che rappresenta essenzialmente la paura dell’ignoto, la paura di uscire da quella zona di confort in cui ci sentiamo sicuri e compresi, in luoghi conosciuti e che percepiamo come familiari, la paura di poter perdere alcuni dei nostri punti di riferimento che fino a quel momento ci avevano garantito sicurezza e familiarità o semplicemente la paura di poter compiere la scelta sbagliata e in futuro pentirsene.
E’ importante approcciarsi al cambiamento in maniera costruttiva cercando di capire bene quello che si desidera, tenendo a mente che le nostre decisioni non sono irrevocabili, che non esiste nulla di definitivo ma tutto può essere modificato. Dobbiamo concederci la possibilità di sbagliare, nessuno di noi è infallibile e di certo non esiste una formula magica per prendere le giuste decisioni.
Le nostre scelte ci dicono chi siamo, cosa amiamo e cosa preferiamo, noi possiamo scegliere chi vogliamo essere e che tipo di vita vogliamo vivere; possiamo scegliere come pensare e come agire, pur sempre nel rispetto degli altri, della propria cultura e società e se quest’ultima ce lo concede.
Scegliere significa gestire gli eventi, le situazioni, il tempo, i pensieri e le azioni e questo costituisce una delle più grandi ricchezze di cui possiamo godere, perché in questo si esplica la nostra libertà.
L’uomo deve scegliere. In questo sta la sua forza: il potere delle sue decisioni.
Paulo Coelho
Elena Casagrande
[immagini tratte da Google Immagini]
