Sette fratelli e il coraggio di un padre: lo straordinario esempio di Alcide Cervi

Prima di leggere il libro I miei sette figli, di Alcide Cervi e Renato Nicolai, la mia conoscenza riguardo la storia della famiglia Cervi si limitava a una sola canzone. Le parole del testo mi avevano fatto percepire in modo abbastanza chiaro sia la trama della vicenda, sia il tragico epilogo di quest’ultima. Ignoravo però […]

Famiglia tra ieri e oggi

Davanti alle nuove frontiere di carattere sociale in passato mi è capitato spesso di prendere decisioni piuttosto drastiche. E’ accaduto anche in relazione al tema della famiglia, un argomento oggetto di lunghi dibattiti tra tradizionalisti e ‘genderiani’ che, dietro il loro voler essere intellettuali, nascondono entrambi tanto estremismo e pregiudizio. Molte persone cercano l’opinione da […]

Due ali controvento

Si ricordava la prima volta che l’aveva vista, paonazza ancora per lo sforzo di venire al mondo, un viso rotondo, due occhi azzurri e quella macchia di capelli biondi, quasi bianchi. Se ne era innamorata subito. Anzi, no. Se ne era innamorata ancora prima. Aveva iniziato a innamorarsene quando la sua mamma le aveva detto […]

“Se ti distrai, rischi grosso”. Intervista ad un incursore

Intervista tratta dalla tesi di laurea “Il tempo nella sofferenza” di Valeria Genova [acquistabile qui o su Amazon] Siamo il primo mezzo della colonna, ogni metro potrebbe essere l’ultimo, ma non ci pensi. La testa è troppo impegnata a scorgere nel terreno qualcosa di anomalo […]. 1 Questa frase proviene dalla lettera che il caporalmaggiore Matteo […]

L’ “incredibile” storia delle Maid.

La storia delle Maid ha molto dell’incredibile. Nel mondo arabo la Maid è una persona ben precisa. Basta pronunciare questo termine che subito viene in mente una donna, generalmente di origine filippina, pakistana o singalese, che cura la casa e bada ai figli (non suoi!). Un mix tra una signora delle pulizie e una babysitter […]

Fenomenologia dell’aperitivo e del vivere fuori

Assistiamo a una rivoluzione silenziosa, ma non poco significativa perché cambiano il paesaggio delle nostre Città e il nostro modo di vivere. Una rivoluzione che pone molti interrogativi: come mai, in un momento di crisi come questo, mentre i giornali ci annunciano che si stanno contraendo anche i consumi alimentari, tante persone sono disposte a sborsare soldi per andare a mangiare fuori? Certo, si preferiscono locali a basso costo, dove comunque si spende di più che a casa. E come mai i giovani, in gran parte disoccupati, che non guadagnano e vivono a carico delle famiglie oltre i 30 anni, si possono permettere tali spese? La risposta non è ovviamente semplice. Probabilmente la tendenza a “vivere fuori” ha a che fare con la crisi della famiglia e con l’aumento dei single, che escono per sfuggire alla solitudine. Ma dipende anche dal fatto che molte ragazze e ragazzi oggi non lavorano e quindi la sera non devono rincasare presto, sono liberi di andare in giro e fare tardi. La nostra società ha privato del futuro le nuove generazioni che, prigioniere di un presente che non passa, si ritrovano costrette a una perenne adolescenza forzata. E non è un caso che il modello dei locali da aperitivo si stia estendendo, con i loro cibi veloci ed economici, e siano frequentati soprattutto da adulti. E’ difficile che chi ha figli piccoli esca a mangiare, perché in fondo l’esperienza si presenta faticosa, e i bambini sono più facili da gestire a casa, con i loro giochi, i loro cibi usuali e, soprattutto, la televisione.

L’abitudine a “mangiare e vivere fuori” è segno di una società senza bambini, quindi con poco interesse per una vita familiare, e rivela una radicata abitudine al consumo, che probabilmente in passato si realizzava attraverso spese impegnative: dai ristoranti ai viaggi, dalle moto ai vestiti firmati. Ora che si compra più volentieri all’outlet e si viaggia poco frequentare luoghi di aggregazione come bar e chioschi sembra rimasto l’unico sfogo dell’abitudine al consumo.

Certo anche questi nuovi esercizi creano posti di lavoro, probabilmente molto poco pagati, e sono un modo come un altro per far girare l’economia. Se però ci pensiamo bene essi evidenziano la scarsa inventiva della nostra società che non produce niente di nuovo, ma si limita ad allargare un po’ la possibilità di spesa a basso livello; una spesa che contrae il risparmio, il quale in pochi anni è passato dall’essere una virtù a rappresentare uno dei peccati capitali dei nostri tempi, la fine della progettazione futura, degli investimenti produttivi. In altre parole questi “nuovi” locali che invadono i nostri centri abitati sembrano solo segnalare che abbiamo un popolo che vive “a basso cabotaggio” e cerca vie facili per dimenticare le difficoltà del presente.

Natale su Facebook

Originale e sofisticata l’immagine di voi in posa plastica sotto l’albero tipo speciale natalizio su Chi. Il rosso vi dona. Ancor di più se accompagnato da cappellino da Babbo Natale glitterato argento Ci crediamo tutti che il malcapitato gatto dal 23 dicembre al 7 gennaio non faccia altro che prendere il plaid a quadri rossi […]

Un orco in famiglia

Nel Marzo 2014 l’Agenzia Europea per i diritti fondamentali pubblica alcuni dati significativi riguardanti la violenza sulle donne. In generale, il trentatré percento delle donne europee ha subìto violenza (sessuale, psicologica o fisica) almeno una volta nella vita. Numericamente parlando, ciò vuol dire che una donna su tre ha subìto violenza nella propria vita. Proviamo […]

Il capriccio raccapricciante

Non è né la carne, né il sangue ma il cuore, che ci rende padri e figli. Schiller Ci sono alcune donne di coppie etero che fanno figli “perché ormai ho 37 anni”, “perché ora sento il bisogno di qualcosa di mio”, “perché se no che ci siamo sposati a fare”, “perché solo così lo […]

Storia di un genitore che ama troppo

Poco prima di spararsi un carrozziere di sessantacinque anni in pensione, ha chiamato le sorelle per comunicare loro il gesto disperato che aveva compiuto. Ho ammazzato tutti, e ora mi ammazzo io. La tragedia familiare è avvenuta a San Fele, un paesino lucano nella provincia di Potenza. Il pensionato ha ammazzato nella mattina del nove […]

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