Un Dostoevskij ancora attuale: la percezione del tempo

Il soggetto in questione vive un’esperienza tragica, il tempo è visto come un mostro che sta davanti alla porta della fine.
Tutto svanisce: parole come speranza, progetto, in generale la parola futuro non hanno più senso. Cosa può sperare un individuo che si trova nel braccio della morte sapendo che tra un mese, una settimana, due giorni morirà?

“Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria

Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria viene pubblicato nel 1764; è un saggio che ancora oggi si eleva a una delle basi più solide del sistema penale, grazie ad un’attenta analisi dei difetti delle legislazioni giudiziarie di quell’epoca e al tempo stesso al suo intento di avanzare possibili soluzioni per colmare lacune e […]

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